Tab Article
Una sera d'agosto del 2008, a Ventotene, la regia di "Luce e fiamma" di Ugo Margio fu accolta con molto calore. Franco Cordelli avvertì gli altri:"Ce ne ricorderemo di questa giornata!"; pronunciò queste parole dando ad esse il medesimo valore e timbro che Sciascia impresse al suo "Ce ne ricorderemo di questo pianeta", vale a dire ammonitorio e insieme tenerissimo. Margio, d'altra parte, era un pianeta, un mondo. Era una storia, un'avventura, un tratto di secolo a noi prossimo. Il suo teatro e la sua ricerca formale ci riguardavano e ci contenevano. Non solo e non tanto sentivamo prossima la gloria di un artista notevolissimo, ma anche e innanzitutto le esitazioni, i dubbi, gli errori e i fallimenti, il trarsi da parte, lo sdegno, quel miscuglio di rivolta e mitezza.